C’è una nuova tendenza che si sta affermando nel mondo dell’interior design: l’utilizzo di carte da parati digitali. Il loro impiego è sempre più trasversale, grazie ad una tecnologia che permette di soddisfare al meglio le richieste dei clienti e di rafforzare il concetto di arredo e di arte all’interno di un’abitazione. Come sempre in prima linea quando si tratta di intercettare e proporre novità all’avanguardia, Campogrande Real Estate ha voluto intervistare Andrea Prati, 55 anni, presidente e titolare di Li&Pra, azienda specializzata in pavimenti flottanti/digitali e rivestimenti digitali dedicati al mercato contract & hospitality dell’interior design. li-pra.com
di Damiano Montanari
Cosa sono le carte da parati digitali?
“Per rispondere è prima di tutto necessario spiegare come si realizzavano le carte da parati negli anni Ottanta e Novanta. Al tempo si utilizzano disegni che, in una produzione industriale, venivano ripetuti con sistemi a calandra. Oggi ci affidiamo invece ad una tecnologia digitale, che si avvale di una stampa digitale. In questo modo le carte da parati digitali diventano un vero e proprio elemento di arredo, perchè permettono la possibilità di realizzare sulle superfici interessate vere e proprie opere d’arte”.
Quali sono oggi le tendenze e i disegni più richiesti?
“Il panorama è molto variegato. Come Li&Pra abbiamo diverso collezioni che tendono a dare risposte, ma che poi lasciano sempre spazio a soluzioni personalizzate per ogni cliente. Penso alla Suite Collection, che raggruppa selezioni di disegni e riproduzioni di opere d’arte, come ad esempio quelle di Fabio Iemmi (con il quale Campogrande Real Estate collabora, ndr), oppure alla Pinking Nature, alla Natural Beauty o alla Travelling Night e alla Animal, che richiamano elementi come la natura, gli animali e il viaggio. Sono poi molto in voga i disegni materici. Sono richiesti sia in un contesto classico, sia in un contesto moderno. In alternativa i clienti tendono a scegliere disegni floreali. Dal punto di vista cromatico si prediligono il color terra, argilla e in generale i colori naturali”.
Quando la vostra azienda ha deciso di investire nelle carte da parati digitali?
“La nostra azienda è nata nel 1964 come realtà che lavorava nel mondo delle rifiniture di interni. Nel 1999 abbiamo creato una sezione specializzata per i pavimenti ed il marchio Floover, poi affermatosi nel mercato internazionale. Offriva soluzioni per pavimenti flottanti, senza uso di colla, una autentica novità. Successivamente, con l’unione al gruppo LICO della nostra produzione in Svizzera, abbiamo acquisito nel 2019 la Skin Wall, azienda che già si dedicava al mondo delle carte da parati digitali. Questo binomio ha permesso di estendere il concetto di carte da parati digitali anche ai pavimenti e non solo alle pareti”.
Quali sono i settori che maggiormente utilizzano le carte da parati digitali?
“Sono diversi, dal settore hospitality, agli hotel e ai ristoranti, ma l’utilizzo è esteso anche ad uffici e sale riunioni, oltre naturalmente alle abitazioni personali. C’è poi una nuova tendenza”.
Quale?
“L’uso di carte da parati digitali nei bagni, persino all’interno della doccia, grazie all’utilizzo di materiali impermeabili”.
Che tipo di clientela oggi sceglie le carte da parati digitali?
“Non c’è un target ben definito, può variare dalla fascia giovane fino all’età media. Per tutti è comunque necessaria la presenza di un progettista”.
Quali sono i materiali più usati per le carte da parati digitali?
“Ci sono diverse tipologie di carte da parati digitali. Il più conosciuto è il TNT Vinilico Goffrato, che ha un peso medio di 380 grammi al mq ed è al 100% lavabile. Può essere opalescente con effetto cangiante o completamente liscio, dipende dai gusti del cliente”.
Nel concepire l’arredamento in una connessione intima con l’arte e la moda, ci si può affidare ad alternative alle carte da parati digitali?
“Sì, ci sono rivestimenti tecnici ad hoc. Per i rivestimenti del bagno e della doccia, ad esempio, utilizziamo il Fiberglass, la cui caratteristica principale è la resistenza, ma usiamo anche il Wall Hydro, un pannello in PVC in grande formato, 2,60 m di altezza, 93,5 cm di larghezza e 5 mm di spessore. Il suo impiego consente di rivestire i bagni senza rompere le ceramiche preesistenti, decorandoli in digitale con i disegni delle nostre collezioni”.
I costi delle carte da parati e dei pavimenti digitali a quale fascia di clienti si riferiscono principalmente?
“I costi sono solitamente riferibili ad una fascia media. Le carte da parati digitali e i pavimenti digitali rappresentano un valore aggiunto, un tocco di modernità, un modo per coniugare l’interior design, l’arte e la moda”.
Come Campogrande Real Estate desideriamo sempre essere concreti con i nostri clienti. Quali sono i tre vantaggi principali per chi sceglie le carte da parati digitali?
“I tre vantaggi principali sono la facilità di applicazione, l’emozione del disegno che diventa un elemento di arredo e la semplicità di manutenzione: i prodotti sono realizzati con materiali antibatterici, per pulirli bastano detergenti neutri”.
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