Essere custodi di dimore storiche porta con sé responsabilità, soddisfazioni e onori, ma anche una serie di oneri che non possono e non debbono essere ignorati.
Secondo una indagine dell’ADSI, l’Associazione Dimore Storiche Italiane, si stima che le spese di gestione delle dimore storiche ammontino, mediamente per ogni famiglia, a circa 90.000 – 100.000 euro all’anno.
Come è possibile valorizzare al meglio un patrimonio immobiliare intriso di tradizione e fascino?
La soluzione è offerta da Campogrande Real Estate che, grazie alla partnership con Federica Benatti, architetto dottore di ricerca in Tecnologia dell’Architettura e socia fondatrice, assieme a Renzo Provedel, di BRIT, può offrire un servizio molto utile a tutti i custodi di dimore storiche che intendono mettere a reddito, vendere, acquistare o più in generale valorizzare il proprio immobile.
Federica Benatti, di cosa si occupa BRIT?
“BRIT, acronimo di Business Rigenerazione Ideazione e Training, è una start up innovativa che si occupa di facilitare percorsi con le famiglie che posseggono dimore storiche, ma non ci abitano. In particolare siamo focalizzati su aree che fuoriescono dalle zone di maggiore interesse per il mercato. Mi riferisco ad aree rurali o a borghi che sorgono in aree interne o in territori con comunità sotto i 5.000 abitanti. Vendere dimore storiche in centro a Firenze è una sfida diversa dal cercare di venderne in un paesino, ad esempio, delle Marche. Ci sono diversi elementi di complessità da considerare”.
Quali?
“Di solito, chi compra questi beni, se non ha alle spalle una famiglia che proviene da quei territori, non sa cosa voglia dire vivere in quel determinato luogo. Così hanno necessità di prendere contatto, di conoscere la comunità locale e le attività di impresa della zona. Noi lavoriamo, da un lato, per fare un percorso con i proprietari delle dimore storiche, e dall’altro per rendere il paese in cui sorge l’immobile una destinazione turistica interessante”.
In cosa consiste, nel concreto, il vostro intervento?
“Organizziamo vari workshop, sia in presenza sia da remoto, seguendo la Teoria U di Otto Scharmer, fondatore del Presencing Institute all’interno del MIT di Boston. Si tratta di un processo di gestione del cambiamento delle organizzazioni complesse. In questi workshop costruiamo percorsi utili alle famiglie proprietarie di dimore storiche a creare insieme lo scenario di futuro che vogliono nasca in quel territorio e nel loro immobile. In questo modo imparano a co-progettare. In sostanza, diamo loro un metodo di lavoro, grazie alla compartecipazione delle numerose competenze di cui disponiamo”.
Perché custodi di dimore storiche dovrebbero avere bisogno di essere accompagnati nella valorizzazione dei loro immobili?
“In media ogni anno una famiglia proprietaria di una dimora storica deve affrontare spese di gestione che variano dai 90.000 ai 100.000 euro. In questo contesto, è necessario mettere a reddito l’immobile per non essere costretti a gestire un bene in perdita. Per riuscirci è importante considerare diversi aspetti, dalla conoscenza del patrimonio immobiliare di cui si è in possesso alla complessità dei passaggi generazionali”.
Perché è importante costruire percorsi di integrazione con le comunità locali?
“Perché le dimore storiche che sorgono in certi contesti presentano un forte legame con la comunità locale. Parliamo di un processo che si è consolidato nel corso del tempo. Per questo, se arriva un nuovo proprietario che non ha un legame col territorio e costruisce situazioni che non determinano scambi intellettuali o stimoli di crescita, può non essere accolto a braccia aperte, cosa che rende difficoltosa la valorizzazione del bene. In questo caso si rende necessario un marketing di destinazione ben strutturato”.
Può fornire un esempio?
“Spesso dimore storiche sorgono in contesti naturalistici stupendi. Alcuni di questi sono perfetti per il destination wedding, magari per famiglie straniere dei ‘nuovi ricchi’, come quelli cinesi, indiani, americani o provenienti dalle zone dei Balcani. L’Italia è una location ideale per i matrimoni da favola. Oppure, se siamo davanti a dimore storiche che presentano acustiche buone, possono diventare residenze artistiche per musicisti, o luoghi ideali per coltivare la scrittura e l’arte, o ancora la location per percorsi di crescita personale, per eventi aziendali o percorsi di team building. Le potenzialità sono tantissime. Recentemente BRIT è entrata a far parte del team per la valorizzazione di Borgo Seghetti Panichi, a Castel di Lama, un intervento per il quale è stato vinto un bando da 2 milioni di euro. Noi creeremo tre laboratori: uno per mettere a reddito il parco romantico esistente, uno per collegare la dimora storica presente con altre cinque della vallata del Tronto creando un itinerario comune, e un altro ancora per coinvolgere i proprietari delle dimore storiche e i loro discendenti per progettare insieme il passaggio generazionale”.
Perché è importante lavorare sul passaggio generazionale tra custodi di dimore storiche?
“Perché oggi un trentenne che eredita una dimora storica può non conoscere tutte le dinamiche necessarie a gestirla e soprattutto è difficile che abbia la stessa strategia di valorizzazione del patrimonio immobiliare di chi lo ha amministrato fino a quel momento. E’ invece necessario individuare una linea comune. E poi, se ad esempio i bambini fin da piccoli vivono con gioia una connessione familiare legata alla dimora storica, è più facile che da adulti decideranno di prendersene cura”.
Perché rivolgersi a Campogrande Real Estate per farsi assistere in un processo di valorizzazione delle dimore storiche?
“Oggi acquistare una dimora storica può rivelarsi un investimento particolarmente interessante, se si è seguiti nel modo giusto. Campogrande Real Estate può accompagnare gli investitori in questo percorso grazie alle numerose professionalità a disposizione, da quella legale a quella consulenziale in tema di ristrutturazione, interior design e naturalmente immobiliare. Noi, come BRIT, siamo lieti di apportare il nostro background e la nostra professionalità per permettere ai clienti di soddisfare al meglio i loro desideri”.
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